PALEO-GEO: i sauropodi PNSO e l’Eastern Asia Isolation Hypothesis

Share on:

Nel secolo scorso, era comune nei libri divulgativi leggere che i sauropodi erano divisi in due grandi gruppi: forme con i denti a spatola (esemplificabile da Camarasaurus) e forme con i denti a piolo (ad esempio Diplodocus). Questa suddivisione è stata avanzata per la prima volta negli anni ’30 da Janesch, ed è stata seguita dalla maggior parte degli autori successivi, ma si basava su un concetto semplicistico: riunire animali sulla base di un paio di somiglianze e ignorare le molte differenze. La forma dei denti era la risposta a tipi differenti di vegetazione e modi diversi di nutrirsene, e denti a piolo o a spatola sono comparsi più volte nella storia dei sauropodi.

A sinistra, Lingwulong, un sauropode dai denti a piolo. A destra, Mamenchisaurus, un sauropode dai denti a spatola.

A mettere in crisi la dicotomia denti a piolo/denti a spatola è stata la scoperta di alcune forme che presentavano morfologie ibride tra la il tipico “sauropode dai denti a piolo” e il tipico “sauropode dai denti a spatola”. Mamenchisaurus, ad esempio, era stato avvicinato ai Diplodocidae (quindi sauropodi dai denti a piolo) per via della morfologia delle vertebre caudali, che presentano chevrons biforcuti (come menzionato da Upchurch et al. 2004). Eppure, i denti di Mamenchisaurus hanno una forma a cucchiaio più simile a quelli di Camarasaurus.

Denti di Camarasaurus e Diplodocidae (da Woodruff et al. 2018) e di Mamenchisaurus (da Suteethorn et al. 2012). Mamenchisaurus si chiede quale sia il suo posto.

Una curiosità: una ricostruzione di Mamenchisaurus come diplodocide, realizzata da Mark Hallett come base per il suo celebre dipinto, è stata utilizzata come modello per la sua apparizione in Il Mondo Perduto – Jurassic Park.

Nel corso degli anni, vennero descritte da formazioni risalenti al Giurassico medio-terminale della Cina diverse specie di Mamenchisaurus, che sembravano a loro volta imparentate con altri generi come Omeisaurus, molti caratterizzati dall’estremo allungamento del collo (fino a 19 vertebre!). Tuttavia, una volta che l’ipotesi diplodocide ha perso terreno, questa e altre forme cinesi non sembravano assimilabili a nessun altro gruppo di sauropodi rinvenuto al di fuori della Cina.

Lo storico “Dinosauri dalla A alla Z” di David Lambert e il Diagram Group (Vallardi, 1991) esprimeva i suoi dubbi sulla possibilità di dividere i sauropodi in due categorie.

Poteva essere che, nel Giurassico e all’inizio del Cretacico, l’Asia fosse isolata dal resto del mondo? La spiegazione più accettata per queste differenze faunistiche è un mare localizzato ad est degli Urali che avrebbe isolato l’Asia, impedendo che venisse raggiunta da gruppi abbondantemente diffusi nel resto del mondo, come Diplodocoidea e Megalosauridea. Questa ipotesi prende il nome di Eastern Asia Isolation Hypothesis (EAIH).

La formazione di un mare epicontinentale tra Europa e Asia tra il Giurassico medio e il Cretaceo Inferiore (modificato da Xu et al. 2018)

Tutto questo era destinato a cambiare con la scoperta di Lingwulong.

Entra in scena Lingwulong, per fare casino.

Descritto nel 2018, questo sauropode è venuto alla luce nella Zhiluo Formation (Regione Autonoma di Ningsia Hui). Inizialmente era stato datato alla fine del Toarciano– inizio del Bajociano (fine Giurassico inferiore/inizio Giurassico medio), ma pubblicazioni successive (You, 2019) l’hanno ridatato al Batoniano-Calloviano (Giurassico medio). Ma, cosa più importante, è un Diplodocoidea (in particolare, un Dicraeosauridae), il più antico esponente del gruppo, e proveniva da una regione che i Diplodocoidea, secondo l’EAIH, non avrebbero potuto raggiungere.

Quindi, l’Asia doveva essere rimasta collegata al resto del mondo almeno quanto bastava per permettere ai Diplodocoidea di raggiungerla. Non avrebbe potuto essere completamente isolata per tutta la durata del Giurassico. E lo stesso viene suggerito dalla scoperta di specie affini a Mamenchisaurus al di fuori dell’Asia.

Non più un incontro impossibile!

È stata proposta una versione “light” dell’EAIH che prevede un isolamento di durata più contenuta (dal Giurassico Superiore), per spiegare come Lingwulong e i suoi discendenti siano assenti dalle più celebri formazioni del Giurassico cinese. Tuttavia, queste formazioni sono situate principalmente nel sud della Cina, e quindi i Diplodocoidea potrebbero essere assenti solo localmente. Inoltre, molte delle formazioni che sembrano dominate da sauropodi tipicamente cinesi, come Mamenchisaurus, sono state retrodatate, e questo avvicina temporalmente le due faune. Forse troppo per un completo cambiamento faunistico così radicale.

Lingwulong è un esempio di come i fossili di una sola specie possono scombinare ipotesi assodate da trent’anni!

Bibliografia:

Lambert D. e il Diagram Group, I dinosauri dall’ A alla Z – Realtà e leggenda delle più grandi creature del mondo preistorico Vallardi, Milano 1991, 318 pp

Hallett M. Bringing Dinosaurs to life in Dinosaurs past and present, Natural History Museum of L. A. County ed. Seattle and London, 1987, 149 pp

Suteethorn S.; Le Loeuff J.; Buffetaut E.; Suteethorn V.; Wongko K. (2012) First evidence of a mamenchisaurid dinosaur from the Upper Jurassic-Lower Cretaceous Phu Kradung Formation of Thailand. Acta Palaeontologica Polonica. 58 (3): 459–469

Upchurch P.; Barrett P.M.; Dodson P. Sauropoda. In The Dinosauria, 2nd edition. David Weishampel, Peter Dodson, and Halszka Osmólska (eds.). University of California Press, Berkeley, 2004, pp. 259–322

Wilson J. A. Overview of Sauropod Phylogeny and Evolution in The Sauropods: Evolution and Paleobiology. Kristina Curry Rogers (ed.), Oakland (CA), 2005, 358 pp

Woodruff D.C.; Carr T.D.; Storrs G.W.; Waskow K;, Scannella J.B.; Nordén K.K.; Wilson J.P. (2018) The smallest diplodocid skull reveals cranial ontogeny and growth-related dietary changes in the largest dinosaurs. Scientific reports, 8(1), 1-12.

You S.; Li Z.; Li Y. (2019) The stratigraphical characteristics and sedimentary environment of dinosaurs in Lingwu, Ningxia. Acta Geologica Sichuan. 39 (S1): 31–35

Previous

HAOLONGGOOD CARNOTAURUS: galleria d’immagini

PNSO YANGCHUANOSAURUS SHANGYOUENSIS: immagini e link d’acquisto

Next

Lascia un commento