PALEO-GEO: come i fossili di dinosauri hanno cambiato la Paleogeografia Italiana

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La Paleogeografia dell’Italia è sempre stata oggetto di dibattito a causa della complessità geologica della penisola italiana e delle sue isole, ma anche a causa della passata scarsità di materiale fossile relativo a vertebrati del Mesozoico. Oggi però le crescenti scoperte di fossili, in particolare di tracce e resti di dinosauri stanno riscrivendo la paleogeografia italiana.

Ma prima di tutto, cos’è la Paleogeografia e di cosa si occupa?

La Paleogeografia è una branca della Geologia e delle scienze naturali più in generale, che si occupa di ricostruire la posizione geografica delle terre nel corso del tempo geologico e per fare ciò si avvale dei contributi provenienti da numerose discipline, quali ad esempio la Biostratigrafia, la Cronologia Assoluta, la Sedimentologia, l’Analisi di Bacino, ecc.

Fino al 2005 la visione classica della paleogeografia italiana dal Mesozoico in poi, era quella di un’area tra la Laurasia e il Gondwana caratterizzata da ambienti di mare basso (Tetide) con isolette separate tra loro. Il crescente ritrovamento di resti, ma soprattutto tracce fossili di dinosauri ha però cambiato le carte in tavole. Infatti queste scoperte hanno sostenuto l’ipotesi che in realtà più volte durante il tempo geologico l’area italiana sia stata costituita da terre emerse e che in alcuni momenti queste fossero pure in connessione continentale. I ritrovamenti di resti di dinosauri hanno fatto quindi giungere alla conclusione che ci fossero le condizioni adeguate per la presenza di associazioni diversificate di dinosauri e che quindi, ci fosse disponibilità di acqua dolce, cibo e luoghi potenzialmente adatti per nidificare. Questo implica la presenza di terre emerse non solo come isole, ma in continuità tra loro.

Zarcone, G., Petti, F., Cillari, A., DI STEFANO, P., Guzzetta, D., & Nicosia, U. (2010). A possible bridge between Adria and Africa: New palaeobiogeographic and stratigraphic constraints on the Mesozoic palaeogeography of the Central Mediterranean area. EARTH-SCIENCE REVIEWS, 103(3-4), 154-162 [10.1016/j.earscirev.2010.09.005].

Le evidenze geologiche mostrano come fino al Cretacico Superiore la Piattaforma Panormide (corrispettivo “siciliano” della Piattaforma Appenninica in Appennino) abbia determinato una continuità continentale con la piattaforma Appenninica e la piattaforma Apula, determinando anche una continuità con l’Africa e separato la Tetide Ionica dalla Tetide Ligure (anche chiamata Oceano Ligure). Successivamente però una fase estensiva durata dal Cretacico superiore fino all’Eocene ( da 100 milioni di anni fino a 33 milioni di anni fa) non solo ha smembrato le piattaforme determinando l’emersione di alcune aree e la sommersione di altre, ma ha anche determinato lo smembramento della Piattaforma Panormide.

Di questa passata continuità ne sono testimonianza i resti e tracce fossili di dinosauri ritrovate nel Palermitano
(Panormide), il ritrovamento dello Scypionix “Ciro” (Appennica), le impronte di Altamura (Apula).

In particolare le tracce ritrovate nell’area Palermitana riguardano ossa di teropodi rinvenuti presso Pizzo Muletta all’interno della catena delle Montagne di Palermo. Questo ritrovamento rende questa un’area chiave in quello che era il ponte continentale tra Africa e Adria. Gli studi geologici e sedimentologici di dettaglio della successione di Pizzo Muletta hanno identificato le ossa di teropodi ricadere nella sezione M, relativa ad ambienti prossimali a quelli di spiaggia.

Randazzo, Vincenzo & Di Stefano, Pietro & Schlagintweit, Felix & Todaro, Simona & Cacciatore, Maria & Zarcone, Giuseppe. (2021). The migration path of Gondwanian dinosaurs toward Adria: New insights from the Cretaceous of NW Sicily (Italy). Cretaceous Research. 126. 104919. 10.1016/j.cretres.2021.104919.
Randazzo, Vincenzo & Di Stefano, Pietro & Schlagintweit, Felix & Todaro, Simona & Cacciatore, Maria & Zarcone, Giuseppe. (2021). The migration path of Gondwanian dinosaurs toward Adria: New insights from the Cretaceous of NW Sicily (Italy). Cretaceous Research. 126. 104919. 10.1016/j.cretres.2021.104919.

Inoltre l’area di Pizzo Muletta e il ritrovamento annesso indicano anche come questa fosse un punto cruciale nei pattern di migrazione dei dinosauri. Insomma ritrovamenti pochi, ma di straordinario interesse ed elevatissimo valore!

Bibliografia

Randazzo, Vincenzo & Di Stefano, Pietro & Schlagintweit, Felix & Todaro, Simona & Cacciatore, Maria & Zarcone, Giuseppe. (2021). The migration path of Gondwanian dinosaurs toward Adria: New insights from the Cretaceous of NW Sicily (Italy). Cretaceous Research. 126. 104919. 10.1016/j.cretres.2021.104919.

Zarcone, G., Petti, F., Cillari, A., DI STEFANO, P., Guzzetta, D., & Nicosia, U. (2010). A possible bridge between Adria and Africa: New palaeobiogeographic and stratigraphic constraints on the Mesozoic palaeogeography of the Central Mediterranean area. EARTH-SCIENCE REVIEWS, 103(3-4), 154-162 [10.1016/j.earscirev.2010.09.005].
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