Il 31 Maggio ho avuto l’occasione di partecipare all’anteprima stampa di Jurassic World Dominion e ho potuto vedere il film assieme agli amici di Jurassic Park Italia. Ecco quindi una recensione che proverà ad essere il più spoiler-free possibile. Chi ci segue sui nostri canali YouTube e Twitch sa che l’hype del primo trailer era notevolmente calato con il materiale successivo, ma per un caso fortuito l’intensa settimana a tema Prehistoric Planet mi ha distolto dal vedere altro materiale promozionale, quindi non sapevo più di quanto mostrato nei trailer e nel sito DinoTracker.com.
Come anticipato dai trailer, da Battle At Big Rock e da Dino Tracker, Jurassic World Dominion presenta un mondo in cui le creature de-estinte sono ora libere di vagare, introducendo al contempo la mega-corporazione BioSyn e la sua immagine pubblica.
Da lì veniamo introdotti allo status corrente dei personaggi della serie e alle due trame principali: la prima è fondamentalmente una continuazione degli eventi di Fallen Kingdom, con i personaggi di Jurassic World intenzionati a proteggere Maisie, mentre la seconda porta il trio originale di Jurassic Park a riunirsi per scongiurare una catastrofe ecologica peggiore di quanto immaginato ai tempi del primo parco. In un certo senso è come se da una parte assistessimo a un Jurassic World 3, dall’altra a una sorta di Jurassic Park 4 all’interno di questo nuovo mondo.
Il tutto diventa un pretesto per condurre personaggi e spettatori in luoghi e situazioni che non avevamo mai visto prima nel franchise, ed è questo il principale punto di forza di questo nuovo Jurassic: le montagne innevate della Sierra Nevada, la Valle della BioSyn situata all’interno delle Dolomiti d’Italia, le strade del’isola di Malta offrono spunti visivi inediti e nuove interazioni fra dinosauri e umani, con creature di ogni forma e dimensione. Anche fotografia e regia ne giovano tantissimo, con la mano di Trevorrow che per fortuna appare ben diversa da quella vista nel primo Jurassic World.
La sensazione principale è che proprio i dinosauri siano un vistoso elemento di contorno: è vero che in più occasioni rappresentano una minaccia per i protagonisti, ma più che altro perché questi ultimi praticamente ci sbattono contro in mezzo a intrighi e inseguimenti vari. D’altronde, per far muovere questo mix fra action movie alla 007 e thriller scientifico in giro per il mondo il focus doveva essere rappresentato dagli umani, dai loro obiettivi e, in buona parte, anche dai loro tormenti, il che va visto come un enorme passo avanti rispetto ai precedenti capitoli della nuova trilogia.
Ciò non vuol dire che il film sia esente da difetti: tanta, troppa carne al fuoco e di conseguenza alcuni passaggi frettolosi, tante cose che succedono per il mero fan service, dialoghi talvolta più confusionari che altro e un paio di scene da far cadere le braccia.
Prevedibilmente, parte di questi problemi nasce quando entra in scena Owen, sempre più OP di qualsiasi dinosauro della saga e, a dire il vero, un po’ sterile nelle interazioni con il resto del cast: qualche battuta, le solite frasi ad effetto, anche se per fortuna niente come la scena con la lava di Fallen Kingdom.
A sorpresa, il maggiore elemento di freschezza è dato proprio dalla triade originale: non solo la trama che coinvolge Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcolm riprende la critica allo sfruttamento economico della scienza in un ottica più moderna, ma la chimica tra gli attori è tale da non far sembrare nessuna delle loro scene forzata. Alan Grant resta un icona della paleontologia e Jeff Goldblum nei panni del dottor Ian Malcolm è una gioia: per citare il compagno di visione Alessandro Carpana, questa versione sta al Jeff Goldblum di oggi come quella del ’93 stava al Goldblum di quegli anni, quindi come si fa a non amarlo?
In generale i ruoli femminili sono stati i più interessanti, con Laura Dern in particolare che divora ogni scena.
Anche le new entry sono piuttosto valide: Kayla Watts/DeWanda Wise e Ramsay/Mamoudou Athie spiccano per la sinergia con il resto del cast , mentre Lewis Dodgson/Campbell Scott si fa odiare fin da subito con i modi da CEO dei film. Questa volta il ruolo di Henry Wu/BD Wong è più umano, anche se meno approfondito di quanto ci si aspetterebbe.
Ma è possibile che si parli di dinosauri in una recensione di un film con i dinosauri? Senza fare troppi spoiler, i nuovi rettili preistorici introdotti in Dominion (eccetto Frigoraptor) hanno delle belle scene, anche se nessuna perfetta. Per un incredibile paradosso, la creatura che funziona meglio è il Giganotosaurus, un trionfo di osteodermi che però rende benissimo in ogni scena. Se Trevorrow non avesse esasperato certe scelte di design nei precedenti film, probabilmente questo dinosauro non avrebbe ricevuto tante critiche. Altra menzione speciale va al Therizinosaurus, che presto diventerà un fan-favourite.
Anche in questo caso non mancano cliche vari o momenti MACCOSA, anche se nulla di paragonabile a certe parti di Jurassic World o Fallen Kingdom. Nota dolente va (purtroppo) agli animatronics: in questo film danno davvero l’impressione di essere stati inseriti più per tentare di rinnovare una tradizione che per una reale utilità e, a parte Dilophosaurus e Giganotosaurus, risultano tutti molto gommosi e rigidi, creando uno spiacevole contrasto non solo con i capolavori dello Stan Winston Studio, ma anche con una CGI davvero ottima – a parte Blue, che è terribile.
La colonna sonora di Michael Giacchino è efficace e il sauo tema portante da sempre emozioni, ma non aspettatevi tanti rimandi alle musiche di Williams.
In generale si potrebbe dire che, se Jurassic World e Fallen Kingdom erano film discutibili con qualche momento interessante, Dominion è un film interessante con qualche momento discutibile. Per quanto Il dubbio che una seconda visione possa mettere alla luce altre problematiche ci sia, almeno la voglia di rivederlo c’è, solo che questa volta potrebbe essere più per gli umani che per i dinosauri.
Buongiorno, ieri sera sono andato a vederlo al cinema con alcuni miei amici appassionati, abbiamo avuto la fortuna di vederlo insieme al primo Jurassic Park, ed anticipo, onestamente avrei preferito vedere il primo della saga dopo questo film, almeno mi sarei rifatto la bocca.
Non so da dove cominciare nell’elencare quanto sia orribile questo film e sarò molto brutale nell’esporlo, non so dove hai visto queste interazioni tra uomini e dinosauri forse in quei pochissimi secondi iniziali e poi in quelle due scenette di contorno? E’ un film pesante, tedioso, che non chiude personaggi e con enormi buchi. In una parola: Approssimativo (Es. chi è la donna bionda? Mah, mistero).
Poche scene di dinosauri nel mondo contemporaneo e caricate quasi tutte alla fine con una durata complessiva di 1.30 minuti. Non è un bel film, non è un film godibile, è una noia, tedioso con un doppiaggio che lascia a desiderare e dialoghi che non sono profondi.
Perfino Blue non si capisce il carattere, è cambiato dagli altri film.
Ci sono vari spunti interessanti che riprendono il primo (eviterò lo spoiler) ma sono letteralmente due.
Infine mentre lo vedevo, elencavo che film stavo guardando, vado a memoria: Signore degli Anelli, Il Gladiatore, Alien, Harry Potter, Apocalypse Now, Fast and Furious, 007, Fight Club, Cry Macho. Ogni tanto il film ti ricorda che si tratta in realtà di Jurassic World ma poi continuava a fare altro. Mi ha fatto rivalutare i precedenti capitoli della nuova saga in positivo (il che è un dire), Almeno lì c’erano molte più scene con dinosauri. Qui il minutaggio è veramente orrendo e strimizzito.
Sfortunatamente, non è stato il canto del cigno che tanto aspettavo.
Wohh just what I was looking for, regards for putting up.